Under 8 - Resoconto Spring Tournament Bolzano

Cinque nazioni, sedici squadre, sei gare in due giorni: soltanto a leggere il programma si intuisce che non sarà una passeggiata. È l’International Spring Tournament di Bolzano, il torneo per la categoria Under 8, già diventato un classico di fine stagione per le società di hockey su ghiaccio di tutto l’arco alpino e del centro Europa. Sabato 21 e domenica 22 marzo la più giovane formazione dell’Asiago Hockey si è misurata con i vivai di società che militano nella EBEL austriaca, nella DEL tedesca e nella prima divisione slovena. La formula prevede 4 gironi di qualificazione con la classifica a punti, a cui seguono tre fasi di scontri diretti per accedere alle semifinali e finali per ciascuno dei sedici posti in palio. L’Asiago è nel gruppo D con il Veldkirch (AU), il Monaco (G) ed il Bled (SLO), vincitore della scorsa edizione del torneo. Un girone mica da ridere. Aggiungici l’eccitazione della prima trasferta con la squadra in albergo, le maglie giallorosse ed il Palaonda, il tempio dell’hockey italiano e si ha la misura delle emozioni che hanno accompagnato questo bellissimo week-end del gruppo Under 8. Nonostante la prima partita sia alle 10.30 di sabato, c’è grande clima di attesa – più per la piscina dell’albergo che per l’inizio del torneo – così il “gruppo Matonti” raggiunge l’Ideal Park Hotel di Laives già venerdì pomeriggio. Dopo tre ore e mezza di tuffi, immersioni ed idromassaggio di gruppo, cena e tutti a letto presto. Il coprifuoco viene osservato un po’ meno rigidamente da “coach” Matonti con l’assistente Carletto ed un gruppo di irriducibili che si dilungano nelle tattiche pre-partita, incalzati dalla più agguerrita barista di tutto l’Alto Adige. La mattina seguente, tutto pronto per l’esordio. Alle 10.30 in punto, giù il primo disco: si comincia contro gli austriaci del Veldkirch. Fin dalle prime battute l’Asiago mostra grande concentrazione e compattezza. I piccoli stellati concedono pochissimo agli avversari e colpiscono di rimessa con un goal di Matteo Stella, internazionalmente noto dopo il torneo come “il killer” per la sua zampata letale. Buona la prima: il risultato finale è di 1 a 0. Grande entusiasmo sulla tribuna giallorossa del Palaonda. Due ore dopo l’Asiago è di nuovo sul ghiaccio contro i bavaresi del Monaco. Gli altopianesi si dimostrano ancora più caparbi rispetto all’ottima prova precedente e liquidano meritatamente i tedeschi con un secco 2 a 0 grazie alle reti messe a segno da Matteo Stella e dal piccolo grande Andrea “turbo” Rigoni. In panchina ed in tribuna comincia a farsi strada la convinzione di potersela giocare fino in fondo. Ma dopo la pausa pranzo arriva la partita più temuta, quella contro gli sloveni del Bled, vincitori in carica del torneo. In palio c’è il primo posto del girone. Sarà una battaglia epica su ogni disco mentre sulle tribune la brigata “mamme&ghiaccio” si squarcerà la gola per sovrastare il tifo forsennato delle tutt’altro che docili mamme slovene. L’Asiago passa in vantaggio con un bravissimo Mattia Sartori. Il Bled deve penare parecchio prima di scardinare la saracinesca giallorossa ma a metà partita trova prima la rete del pareggio e poco dopo quella del 2 a 1. Ma l’Asiago non molla e riesce ad agguantare il meritato pari di nuovo con Mattia Sartori, chiudendo così il proprio girone al primo posto con due vittorie ed un pareggio. Un risultato semplicemente strepitoso. Negli spogliatoi si comincia a prospettare una gita premio a Gardaland. Alle 17.30 si torna sul ghiaccio per l’ultima partita della prima giornata contro la seconda classificata del gruppo C. In palio c’è il passaggio alle semifinali per il 1°/4° posto. Sarà Asiago-Vipiteno. Dopo tre partite già giocate e mezza giornata passata allo stadio, mantenere la concentrazione e non cedere alla stanchezza non è facile per nessuno. Contro gli altoatesini l’Asiago soffre, soprattutto per le individualità del Vipiteno distribuite su tutte e tre le linee. Nonostante questo, i giallorossi riescono a contenere le incursioni degli avversari per 17 minuti buoni, con una grandissima prova di “capitan” Filippo Matonti a difesa della porta. A 40 secondi dalla fine però il Vipiteno trova la rete del vantaggio infrangendo il sogno dei leoncini di arrivare a giocarsi la finale per il primo posto. I più grandi realizzano subito la situazione e qualcuno versa qualche lacrima, ma basterà un  tuffo in piscina al rientro in hotel per risollevare gli animi della squadra. Domenica mattina perciò l’Asiago torna al Palaonda per giocarsi la semifinale per il 5°/8° posto contro gli austriaci del Klagenfurt. I giallorossi mettono sul ghiaccio tutta la grinta e la determinazione mostrate il giorno prima ma faticano a trovare spazi e la partita sembra non sbloccarsi fino a quando Giovanni Benetti, dalla lunga distanza lascia partire un tiro che carambola tra il palo ed il pattino alla sinistra del portiere avversario, fermandosi alle spalle del goalie austriaco. L’arbitro non concede la rete e soltanto qualche minuto dopo il Klagenfurt  trova il goal del definitivo 1 a 0. Nella finale per il 7°/8° posto quindi l’Asiago si ritrova contro gli sloveni del Bled, sconfitti in semifinale dai bravissimi Gladiators dell’HC Aosta. Si rinnova la sfida, sul ghiaccio e sulle tribune vista la mattina precedente. Giovanni Benetti ha ancora il colpo in canna dalla gara contro il Klagenfurt e porta in vantaggio i giallorossi con un tiro fotocopia che stavolta gonfia la rete avversaria, fugando ogni dubbio. Tutto sotto gli occhi di papà “Sergente” Bibi che per l’orgoglio prende incredibilmente 10 chili – già persi la sera stessa nella sauna finlandese dell’hotel. Qualche minuto più tardi il Bled pareggia i conti e sarà Luca Cortese, recuperato all’ultimo dopo un momento di stanchezza, a riportare in vantaggio gli altopianesi. Gli sloveni spingono alla ricerca del pareggio, raggiungendo il definitivo 2 a 2 ad una manciata di secondi dalla sirena. Si va così ai rigori. La serie è al meglio dei tre tiri. Il Bled realizzerà soltanto il primo. L’Asiago invece va a segno con Mattia Sartori e Luca Cortese chiudendo la partita sul 4 a 3. Mucchio selvaggio davanti alla gabbia e stecche che si alzano accompagnate dalle ovazioni della tribuna giallorossa degne del miglior Sullivan, l’Asiago chiude con onore al 7° posto. Una piccola impresa per gli altopianesi, sottolineata anche dallo speaker di campo prima della premiazione che si è complimentato con l’Asiago indicata come “squadra rivelazione del torneo, grintosa e ben disposta, che per un soffio non è salita sul podio”. Tre vittorie, un pareggio e due sconfitte, la seconda miglior difesa con sette goal subiti, soltanto due in più rispetto ai Capitals Vienna, vincitori del torneo. Una grande soddisfazione ed un riconoscimento all’impegno del gruppo e al lavoro di coach (stavolta quello vero) Peter Holaza che si augura che questo gruppo possa andare avanti compatto per raccogliere grandi soddisfazioni. Un’esperienza indelebile che ha rafforzato la consapevolezza delle capacità e lo spirito di squadra dentro e fuori dal ghiaccio. Bravi bocie!


 

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