Under 19 – Cala il sipario

Venerdi 24 Marzo, si è giocata ad Alleghe gara due della sfida dei quarti di finale. Vittoria e passaggio del turno per l’Alleghe che si è imposto per 5-4 all’overtime.
 
Anche in gara uno, Mercoledi 22, ad Asiago, le civette si erano imposte, vincendo per 4-3 una gara che potrebbe essere riassunta così: la fortuna aiuta gli audaci.
L’Alleghe infatti, subito sotto di un gol, ha fatto la sola cosa che poteva fare: non disunirsi e continuare a giocare con la grinta di chi sa che non ha nulla da perdere, un atteggiamento vincente che gli ha consentito di chiudere il primo tempo in parità, 1-1.
Nonostante ciò, a pochi secondi dalla fine del secondo tempo, la partita era saldamente in mano ai nostri Leoni che si apprestavano a rientrare in spogliatoio conducendo la gara per 3-1. Da notare inoltre che, poco prima, avevamo addirittura segnato il gol del 4-1, ma l’arbitro, che inizialmente lo aveva concesso indicando con decisa convinzione la porta, ci ha pensato un po’ su, e alla fine è tornato sulla sua decisione e non ha convalidato.  
Subito dopo, succede quello che non ti aspetti, e dal possibile 4-1 regaliamo invece agli avversari il gol del 3-2 con un clamoroso autogol a pochi istanti dalla seconda sirena. Disco saldamente in mano nostra e pasticcio di Foltin che lo perde in uscita di zona, il tiro che ne segue, senza grandi pretese, sembra essere facile preda del nostro bravo Goalie che però lo tocca male con la stecca, deviandolo nella propria porta. Peccato… succede … Ma come spesso accade “gli episodi” decidono le gare.
Iniziamo così il terzo tempo con il minimo vantaggio, ed in inferiorità subiamo il gol del pareggio. Succede, ci sta, ma è benzina per l’Alleghe che tre minuti dopo passa in vantaggio, con i nostri ragazzi che provano a recuperare il bandolo della matassa senza però riuscirci.
Gara che si chiude così: con la vittoria delle Civette per 4-3.
 
Veniamo alla partita di Venerdì.
Gara due ad  Alleghe era fondamentale: Asiago obbligato a vincere, per poter sperare di giocare la bella in casa; Alleghe che vuole e deve vincere per chiudere ogni discorso sul proprio ghiaccio.
La vittoria delle Civette, maturata all’over time, decreta dunque il passaggio del turno per i padroni di casa e la fine della stagione agonistica per i nostri ragazzi.
Delusione? Ovvio. Stupore? Anche, inutile negarlo.
Quando una squadra domina la stagione regolare, vince il master round e si presenta ai quarti di finale contro l’ottava classificata vantando, statistiche alla mano, il migliore attacco e la migliore difesa … essere eliminati con un secco 2-0 lascia stupiti, prima ancora che delusi.
Qualcosa non ha funzionato, ma nello sport si vince e si perde, e stavolta abbiamo perso noi.   Complimenti all’Alleghe.
A mente fredda, forse, sarà più facile analizzare le ragioni di quanto è accaduto.
 
La gara ad Alleghe è stata una girandola di emozioni.
Curiosità: la partita (quarto di finale play off) è diretta da soli due arbitri e, trattandosi di un Under19, restiamo tutti un po’ perplessi.
L’Asiago inizia bene, e mette sotto pressione la difesa dei padroni di casa. In un ribaltamento di fronte il nostro capitano si presenta a tu per tu con il portiere e scocca un tiro che si insinua sotto i gambali. Il goalie cerca il disco, i difensori accorrono per evitare la rete, gli attaccanti asiaghesi per il rebound : è mischia sotto porta e gli arbitri interrompono giustamente il gioco.
C’è però confusione sul ghiaccio, la porta è spostata, ci sono uomini a terra, coperti da altri giocatori. I nostri ragazzi cercano di venire via, ma ai bellunesi non basta, reclamano a gran voce un fallo sul portiere e contemporaneamente sfogano la loro tensione nel peggiore dei modi, cercando lo scontro fisico proprio sotto gli occhi degli arbitri.
Ne escono due penalità, entrambe contro l’Alleghe, che protesta ancora vivacemente (e continuerà a farlo per tutta la gara, contestando ogni decisione arbitrale). Onestamente però, non mi era mai capitato di vedere un giocatore che afferra per la griglia un avversario e gli sbatte intenzionalmente la testa contro il palo della porta... no comment.
Doppia superiorità quindi, che l’Asiago sfrutta finalizzando in gol il power play con Spiller al 5:05. Primo tempo che si chiude con i Leoni in vantaggio per 1-0.
 
Il secondo tempo, è giocato a viso aperto, con L’Alleghe ad inseguire e L’Asiago a cercare l’allungo.
Al minuto 5:08 l’Alleghe pareggia. La partita si fa intensa e le occasioni non mancano su entrambi i fronti.
Ci pensa Tura al minuto 12:48 a riportare avanti i giallorossi con un tiro velenoso che il portiere non trattiene. Il puck, come nel primo tempo, scivola ancora sotto i gambali del goalie, ma stavolta si infila in rete.
È sempre Tura, pochi istanti dopo, a trovarsi libero davanti porta, ma il difensore lo chiude e lo atterra senza complimenti usando la stecca a due mani fin ben al di sopra della testa del nostro giocatore. Nel proseguo dell’azione, paradossalmente, braccio alzato e penalità fischiata proprio a Tura, che forse ha sbagliato a rialzarsi e giocare, anziché protestare platealmente. Comunque sia, l’arbitro ha sempre ragione: powerplay per l’Alleghe e gol che arriva puntuale con un tiro dalla blu che trova lo spiraglio giusto nel traffico.
A pochi minuti dalla fine Asiago ancora avanti con una bellissima azione di rimessa. Forte esce di zona con il puck e serve in diagonale Foltin che controlla ed entra nel terzo bellunese in perfetto sincronismo con Vankus, che riceve ed insacca. Stupendo.
Ancora proteste dell’Alleghe per un presunto fuorigioco, che però ... proprio non c’è.
Quasi allo scadere altra grande occasione, sempre per Foltin, che stavolta fa tutto da solo e, entrato nel terzo scaglia un tiro preciso che si insacca all’incrocio dei pali. Gli arbitri non convalidano la rete, fischiando invece il fuorigioco di Vankus, che stavolta c’è tutto.
L’Alleghe, a cui oggi non va bene proprio nulla, ha comunque qualcosa da dire agli arbitri anche in questa occasione.
Fine secondo tempo con l’Asiago a condurre per 3-2.
 
Il terzo tempo non ammette appelli. I bellunesi mettono in campo tutto quello che hanno e pervengono al pareggio grazie ad un tiro, ancora dalla blu, che si insacca alle spalle dell’incolpevole Blana, coperto.
L’Asiago incorre in una penalità, che gli arbitri vedono e fischiano, com’è giusto che sia. È l’occasione d’oro che l’Alleghe non si lascia sfuggire per ribaltare il risultato e portarsi in vantaggio. 4-3 al minuto 15:52 e partita che sembra virtualmente chiusa.
Ma non è così, i nostri ragazzi hanno ancora qualcosa da dire, e si riversano nel terzo avversario. Foltin, lavora un disco in balaustra e si libera, il difensore fa quello che può, ma lo sgambetto è evidente, gli arbitri lo vedono e fischiano, com’è giusto che sia. L’occasione d’oro ora l’abbiamo noi, e non ce la lasciamo sfuggire con una bordata del capitano Forte che si insacca nel sette al minuto 18:09  e che vale l’Overtime.
 
Overtime con epilogo amaro per noi, che giochiamo bene fino a quando sbagliamo un’uscita di zona, perdendo malamente il disco e lasciando campo libero ad un avversario. Il disperato, ma efficace tentativo di recupero, convince l’arbitro ad assegnare una penalità (…?!?...) che sarà per noi fatale.  L’Alleghe segna in power play, vince la gara per 5-4 ed accede alle semifinali. Per noi, mesto ritorno a casa.
 
È il momento dei saluti… degli abbracci e di qualche lacrima. Per qualche giocatore questa è stata, forse, l’ultima partita in giallorosso, dato che, con l’Under 19 finisce il percorso delle squadre giovanili. Un vero peccato.
Ma..  mai dire mai, dato che ogni anno la federazione ci stupisce con nuove trovate di regolamento per “rilanciare il movimento hockeistico”. Chissà…
Grazie ragazzi, davvero… per tutte le belle cose fatte assieme in questa stagione, per l’impegno che avete sempre messo sul ghiaccio e per le emozioni che ci avete saputo regalare.
Grazie allo staff, allenatore ed accompagnatori, per avere condiviso assieme ai nostri ragazzi tante belle esperienze.
E, lasciatemi dire, un grazie anche a noi genitori, per avere saputo supportare i nostri figli in questa loro passione, con tanta disponibilità e discrezione, macinando chilometri, e facendo buon viso alle mille difficoltà che la pratica di questo sport impone e che solo un genitore che ama il proprio figlio riesce ad affrontare col sorriso.
 
Buona vita a tutti e… Forza Asiago sempre!

A.  Scalzeri